LIBRO E MOSTRA Gli occhi
della guerra
Gli occhi della guerra incrociati in tanti reportage in prima linea. Per questo gli occhi della guerra diventano il titolo di un libro fotografico. Un libro per raccontare, con immagini e sguardi fugaci, 25 anni di servizi dai fronti più caldi del mondo.
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REPORTAGE
Nel Mar Rosso
per difendere
i mercantili
MAR ROSSO - Il rendezvous è fissato alle 2 Zulu in una notte di mezza luna nel Mar Rosso. Il cacciatorpediniere, Caio Duilio, naviga a tutta velocità verso nord. L’obiettivo è garantire la protezione ravvicinata a un convoglio di tre navi mercantili lungo la “zona rossa”, ad alto rischio, per la minaccia di droni e missili che gli Houti lanciano dallo Yemen. Fino ad oggi i miliziani filo iraniani, in guerra con Israele per l’invasione di Gaza, hanno attaccato 73 mercantili.
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28 ottobre 2010 | Istituto Grigoletti Pordenone | varie
Pace o Guerra?
La "sfida dei giovani" è un progetto realizzato dall'associazione Rue e finanziato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, con fondi comunitari, per coinvolgere i ragazzi sui grandi temi come l'Europa, la Costituzione ed i 150 anni dell'unità d'Italia. In giro per le scuole regionali sono andato a parlare delle guerre di pace degli italiani.Un dibattito con i giovani sulle missioni militari all'estero, dopo il 2001, e l'articolo 11 della Costituzione che ripudia la guerra. Gli studenti del liceo Grigoletti di Pordenone hanno realizzato e montato questo accattivante video.
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05 febbraio 2009 | Striscia la Notizia | varie
Quando i bambini fanno buu!
2005: sul palco dell’Ariston Giuseppe Povia lancia la sua canzone con una promessa: “Darò tutto al Darfur”. 2009: mentre spinge il nuovo brano con la polemica sui gay Io donna gli ha fatto i conti in tasca.No, non tornano.Il sommario dell'esclusiva per l'inserto femminile del Corriere della sera, che ho firmato con Marzio Mian, parla chiaro. A tal punto che l'ha ripresa Striscia la notizia. Leggi l'articolo e guarda il video.
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11 novembre 2008 | Centenario della Federazione della stampa | varie
A Trieste una targa per Almerigo Grilz
e tutti i caduti sul fronte dell'informazione

Ci sono voluti 21 anni, epiche battaglie a colpi di articoli, proteste, un libro fotografico ed una mostra, ma alla fine anche la "casta" dei giornalisti triestini ricorda Almerigo Grilz. L'11 novembre, nella sala del Consiglio comunale del capoluogo giuliano, ha preso la parola il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Friuli-Venezia Giulia, Pietro Villotta. Con un appassionato discorso ha spiegato la scelta di affiggere all'ingresso del palazzo della stampa a Trieste una grande targa in cristallo con i nomi di tutti i giornalisti italiani caduti in guerra, per mano della mafia o del terrorismo dal 1945 a oggi. In rigoroso ordine alfabetico c'era anche quello di Almerigo Grilz, che per anni è stato volutamente dimenticato dai giornalisti triestini, che ricordavano solo i colleghi del capoluogo giuliano uccisi a Mostar e a Mogadiscio. La targa è stata scoperta in occasione della celebrazione del centenario della Federazione nazionale della stampa italiana. Il sindacato unico ha aderito all'iniziativa senza dimostrare grande entusiasmo e non menzionando mai, negli interventi ufficiali, il nome di Grilz, ma va bene lo stesso. Vale la pena dire: "Meglio tardi che mai". E da adesso speriamo veramente di aver voltato pagina sul "buco nero" che ha avvolto per anni Almerigo Grilz, l'inviato ignoto.
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02 ottobre 2008 | Premio Massimo Ficuciello | varie
Soldati e giornalisti
Un piccolo contributo fotografico al premio in memoria del “Capitano Massimo Ficuciello”, caduto nella strage di Nassiryah. Nell'occasione il Centro studi americani di Roma ha organizzato un mini convegno sui rapporti fra i media e le forze armate. Dove ho parlato del mio rapporto di "amore e odio" con gli ufficiali della pubblica informazione.
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10 giugno 2008 | TG3 regionale | varie
Gli occhi della guerra.... a Bolzano /1
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, non dimentica i vecchi amici scomparsi. Il 10 giugno ha visitato a Bolzano la mostra fotografica “Gli occhi della guerra” dedicata ad Almerigo Grilz. La mostra è stata organizzata dal 4° Reggimento alpini paracadutisti. Gli ho illustrato le immagini forti raccolte in 25 anni di reportage assieme ad Almerigo e Gian Micalessin. La Russa ha ricordato quando "sono andato a prendere Fausto e Almerigo al ritorno da uno dei primi reportage con la mia vecchia 500 in stazione a Milano. Poco dopo li hanno ricoverati tutti e due per qualche malattia". Era il 1983, il primo reportage in Afghanistan e avevamo beccato l'epatite mangiando la misera sbobba dei mujaheddin, che combattevano contro le truppe sovietiche.
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